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Premio Pritzker 2023: Vince il Britannico David Chipperfield

04 Aprile 2023

Premio Pritzker 2023: David Chipperfield

Alla scoperta del maggior riconoscimento nel mondo dell’architettura

Premio Pritzker 2023: premio medaglione

Parliamo oggi di un premio molto ambito dagli architetti, un riconoscimento internazionale che viene assegnato ogni anno a un architetto vivente la cui carriera (e ovviamente anche i progetti) si è distinta per talento, visione e impegno. In questo premio si vede l’architettura come vera e propria arte al servizio dell’umanità e dell’ambiente.

Considerando i numerosi architetti di indubbio valore attualmente in attività, appare subito chiaro quanto sia difficile riuscire a vincere questo premio.

Il Pritzker Architecture Prize nasce nel 1979 per volere dell’imprenditore filantropo Jay Pritzker, la cui famiglia continua a sostenere questo premio da molti considerato come il premio Nobel per l’architettura.

Tra i numerosi vincitori di questo premio si annoverano gli italiani Aldo Rossi (1990) e Renzo Piano (1998), ma anche l'archistar Zaha Hadid (2004) e i giapponesi Kazuyo Sejima e Ryūe Nishizawa (2010) fondatori del famoso Studio SANAA.

Da poche settimane è stato comunicato il premio 2023 e quest’anno il vincitore è il britannico David Chipperfield.

David Chipperfield: un architetto dal forte impegno civico

Sir David Alan Chipperfield è un architetto britannico già vincitore del Premio Stirling nel 2007. Nato a Londra nel 1953, si diploma in architettura nel 1977 presso l’Architectural Association per poi andare a lavorare con grandi architetti come Richard Rogers e Norman Foster. Lascerà il suo lavoro per fondare, nel 1984, il proprio Studio, il David Chipperfield Architects.

L’architettura di Chipperfield si è sempre contraddistinta per essere semplice, minimalista, antiretorica, spesso usata in contrapposizione a quella di altri importanti architetti. I suoi progetti si differenziano per le ampie e semplici volumetrie in aggiunta alle grandi vetrate da cui accede moltissima luce naturale.

Un aspetto molto particolare della sua architettura, però, è il valore civico che essa ricopre. Secondo Sir Chipperfield, l’architettura ha un vero e proprio dovere morale nei confronti dell’umanità e, soprattutto, verso l’ambiente in cui essa si inserisce e per il quale è stata creata.

In parole povere: un edificio non deve semplicemente inserirsi al meglio in un determinato ambiente naturale, ma deve diventarne la sua espressione e un elemento di miglioramento, non di rottura. Questo vuol dire che ogni suo progetto viene pensato e declinato per quel preciso luogo. Se il luogo di costruzione dell’edificio progettato dall’architetto fosse diverso, anche il progetto sarebbe diverso. Si vede quindi una sorta di architettura su misura all’ambiente di riferimento: al cambiare dell’ambiente deve inevitabilmente cambiare il progetto.

Ecco quindi che l’Architetto si contrappone alle mode, ai trend o agli stili che durano un battito di ciglia. Ciò a cui aspira veramente sono le caratteristiche ambientali e i valori sociali più importanti, quelli che resteranno invariati per anni.

È stato lo stesso Architetto, in una mostra tenutasi a Vicenza nel 2018 e in una successiva intervista per la rivista Domus, a parlare del compito e del peso dell’architettura:

“Ho voluto dimostrare il potere dell’architettura più che il potere degli architetti. Non possiamo essere solo progettisti di monumenti, al contrario, dobbiamo progettare la società, impegnarci con essa per aiutarla. La prossima generazione deve cambiare questa relazione ed essere più flessibile nell’adattarsi agli incarichi (...) se l’architetto vuole riguadagnare il suo ruolo nella società - il suo potere sociale - deve impegnarsi con essa, averla per committente”.

Alcuni progetti dell’Architetto Chipperfield

Nel corso degli anni, l’Architetto ha curato la progettazione di numerosi edifici, scegliendo con grande cura i materiali della loro realizzazione. Pur vivendo a Londra, ad oggi l’architetto gestisce Studi che portano il suo nome sparsi in tutto il mondo e altrettanto internazionali sono i suoi progetti.

Tra i progetti italiani più famosi vogliamo ricordare:

  • Ampliamento del Cimitero di San Michele in Isola a Venezia;
  • Museo delle Culture di Milano (MUDEC): in questo caso è bene fare una piccola precisazione. David Chipperfield contestò la scelta di alcuni materiali utilizzati, in particolare quello del pavimento;
  • Arena Palitalia di Milano;
  • Museum of Modern Art di Bolzano.

Premio Pritzker 2023 San Michele Venezia
Premio Pritzker 2023 Mudec Milano

I progetti sparsi nel mondo sono troppi per essere menzionati tutti, ci limiteremo quindi a nominarne solo alcuni:

  • Museo di letteratura moderna di Marbach am Neckar (Germania);
  • Des Moines Public Library a Des Moines (Iowa - USA);
  • Liangzhu Museum a Hangzhou (Cina);
  • Velens e Vents, edificio per l’American’s Cup a Valencia (Spagna);
  • Amorepacific Headquarters a Seul (Corea del Sud).

Premio Pritzker 2023 Museum Of Literature Germania
Premio Pritzker 2023 Amore Pacific Seoul

A questi progetti si aggiungono numerose ristrutturazioni, ampliamenti e anche progetti per numerosi brand di lusso di stampo internazionale, come Valentino e Dolce & Gabbana.

David Chipperfield si è detto ovviamente lusingato per la scelta del vincitore e ha ammesso che questo non è un punto di arrivo, ma una nuova partenza, un incoraggiamento a proseguire sulla strada che ha già tracciato, volgendo la sua attenzione non solo alla sostanza e al significato dell’architettura, ma all’enorme contributo che l’architettura e gli architetti possono dare per affrontare importanti sfide come il cambiamento climatico e la disparità sociale.

I servizi dell'Architetto Gabetta

Nel nostro piccolo, anche noi dello Studio guidato da Daniele Gabetta, Architetto Monza, facciamo del nostro meglio per unire un'architettura sostenibile al comfort quotidiano a cui tutti aspiriamo. Si tratta di una continua ricerca che punta a un equilibrio estremamente delicato: non dobbiamo rinunciare alle nostre comodità per case sostenibili, così come non dobbiamo rinunciare al rispetto dell'ambiente solo per vivere nel lusso. Tenendo ben in mente questi principi, l'Architetto Gabetta ha progettato il complesso residenziale Quinta Essenza a Monza, a dimostrazione che modernità, rispetto ambientale e comfort possono coesistere.

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