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Costruzioni in sanatoria

Ottenere i permessi per costruire in sanatoria

Quando si acquista un immobile, c'è sempre la necessità di ricostruire la sua storia, e talvolta si possono verificare spiacevoli condizioni di invendibilità dello stesso a causa della mancanza di documentazione, o di difformità riscontrate nelle visure del fabbricato in confronto agli atti depositati presso gli enti amministrativi.

Questi spiacevoli episodi, nati in seguito alla ricostruzione della storia del fabbricato, fanno così emergere le sue eventuali problematiche, e conseguentemente inducono a predisporre le documentazioni specifiche per poter sanare la situazione e poter concludere, mediante un permesso di costruire in sanatoria, la possibilità di acquistare e mettere in ordine tutto ciò che era stato riscontrato come difforme dalle normative vigenti. Talvolta per poter costruire in sanatoria è anche necessario pagare delle sanzioni pecuniarie: questo dipende dal tipo di vizio riscontrato e da quando e come è stato realizzato (ad esempio il piano urbanistico potrebbe essere cambiato dopo "il fattaccio").

Qualcuno confonde la costruzione in sanatoria con il condono edilizio: se la prima avviene normalmente una volta ottenuti i debiti permessi, il condono è invece un provvedimento straordinario, che viene istituito momentaneamente perché vengano sanati abusi edilizi dietro pagamento di una certa somma, che dipende dal tipo di abuso in questione.

Un altro luogo comune, che stiamo frequentemente riscontrando nei casi che ci vengono proposti, è quello di credere che la planimetria catastale sia il documento ufficiale e convalidante della corretta verifica della documentazione amministrativa in merito allo stato dei luoghi.

Purtroppo non è propriamente così, o meglio dire… non solo! La documentazione fondamentale da ricevere e verificare è sempre quella presente, protocollata e vidimata dallo sportello unico dell’edilizia del Comune e dagli altri organi competenti; pertanto c’è necessità di ritirare un vero e proprio dossier relativo all'immobile per poter risolvere le anomalie riscontrate.

Anche in questa casistica la normativa L.380/2001 porta due tipi di soluzioni, in cui si può risolvere la situazione con o senza opere, distinzione che dipende soprattutto se le differenze accertate sono di carattere statico (portante) o meno.

Ovviamente questa differenziazione porta con sé strascichi diversi, caratterizzati da entità di spesa e tempistiche diverse.

E così, si accerta se l’immobile è stato realizzato con o senza permessi, oppure se esistono differenze tra il protocollato presso gli enti competenti e il costruito, e via dicendo.

D’altrocanto esiste la possibilità, invece, di poter ristabilire in corso d’opera le attività, magari iniziate senza i consensi degli enti prestabiliti.

Può succedere, ad esempio, che in merito ad una ristrutturazione edilizia, si siano cominciati i lavori senza l’assenso da parte dell’ente: in questo caso si protocolla rapidamente la pratica edilizia in sanatoria, corrispondendo una piccola sanzione pecuniaria, dando la possibilità di riprendere i lavori in totale tranquillità e nel rispetto delle normative vigenti.

Lo studio di architettura Gabetta a Monza è a vostra completa disposizione per poter affrontare gli iter burocratici necessari alla sistemazione in sanatoria dei vari immobili, in modo da poter eseguire operazioni commerciali, realizzare insediamenti abitativi o altri tipi di fabbricati, e poter eseguire le attività edilizie in corso d’opera inizialmente avviate senza i regolari permessi.