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Donne architetto famose: da Julia Morgan a Zaha Hadid

09 Settembre 2020

Donne architetto famose: da Julia Morgan a Zaha Hadid

Rendere omaggio a grandi esponenti dell'architettura

Le donne architetto famose in tutto il mondo sono numerose e tutte loro hanno dato un grandissimo contributo all’architettura, mostrando finalmente che questo non è campo per soli uomini.

Troppo spesso quando si parla di architetti ci si riferisce a grandi e illustri uomini che, a vario titolo, hanno contribuito allo sviluppo di questo ambito, dimenticandosi il contributo dato anche dalle architette.

Alcuni nomi sono forse più noti di altri al grande pubblico, soprattutto grazie agli esempi di architettura Milano che vediamo tutti i giorni: un esempio è una delle torri di CityLife progettata da Zaha Hadid, o la piazza Gae Aulenti.

Dopo aver parlato di alcuni architetti italiani famosi in tutto il mondo, l’Architetto a Monza Daniele Gabetta vuole dedicare un intero articolo a quattro architette internazionali che si sono distinte, ottenendo grandi risultati. Le donne architetto di cui parleremo oggi sono: Gae Aulenti, Zaha Hadid, Kazuyo Sejima e Julia Morgan.

Gae Aulenti - L’amore per l’allestimento e il restauro architettonico

Donne Architetto Famose - Gae AulentiGae Aulenti, nata Gaetana Emilia Aulenti, si laurea in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1953, città in cui consegue anche l’abilitazione alla professione.

Si forma negli anni ’50, anni durante i quali si afferma uno stile che Gae Aulenti abbraccerà senza indugio e di cui diventerà uno dei massimi esponenti e fautori a livello mondiale: il neoliberty, stile che si contrappone con forza all’architettura razionalista e a quella organica.

Oltre a far parte della redazione di Casabella-Continuità, Gae Aulenti prosegue anche la sua carriera accademica ricoprendo il ruolo di assistente dell’architetto Ernesto Nathan Rogers presso il Politecnico di Milano. Fu proprio Rogers a lasciare un segno profondo in Aulenti, poiché le trasmette l’importanza del viaggio e di una prospettiva più ampia, più internazionale.

In un’Italia devastata dalla Seconda Guerra Mondiale, l’architetto aveva il compito di ricostruire dalle macerie e, dove possibile, recuperare le memorie del passato. È in questo contesto che Gae Aulenti inizia a lavorare affinando il suo amore per il restauro e il recupero del passato.

Gae Aulenti - Lampada pipistrelloSarebbe però riduttivo credere che questa grande architetta, una delle poche donne in mezzo a tanti uomini, si sia limitata all’Italia. Grazie alla sua lampada da tavolo Pipistrello realizzata per lo show-room di Olivetti, Gae Aulenti inizia una lunga e profonda cooperazione con l’azienda italiana, realizzando per la stessa anche lo show-room di Buenos Aires.

La collaborazione con Olivetti portò ben presto Gianni Agnelli a contattare l’architetta per affidarle numerosi progetti, tra cui il restauro di una residenza privata.

Tra i lavori più significativi e celebri vi rientra il restauro del Museo D’Orsay di Parigi, un lavoro che occupò l’artista dal 1980 al 1986. Il suo compito fu quello di ripensare gli spazi interni e progettare i percorsi espositivi per donare una miglior esperienza ai milioni di visitatori che affollano quelle stanze ogni anno.

Gae Aulenti non era solo una grande architetta di fama internazionale, ma si dedicava con grande passione anche all’allestimento. Fu merito suo se per la pavimentazione si scelse la pietra calcarea chiara, ottimo materiale che sfrutta al meglio la luce naturale che entra grazie alle vetrate del museo, e fu sempre lei a decidere come illuminare le opere del museo.

In quegli stessi anni, lavorò anche per un altro importante museo di Parigi, il Centre Georges Pompidou, per il quale allestì il Museo Nazionale di Arte Moderna.

Tra i vari lavori portati a termine da Aulenti in tutto il mondo troviamo quello per il Museo d’Arte Asiatica a San Francisco, il padiglione italiano all’EXPO del 1992 a Siviglia, il Museo di Arte catalana a Barcellona, la ristrutturazione di palazzo Grassi a Venezia, realizzazione di numerose residenze private e, a Milano, l’arredo urbano in Piazzale Cadorna a Milano.

Gae Aulenti lottò tutta la vita per farsi riconoscere e per ottenere il posto che meritava. Numerose furono le critiche che ricevette, molte delle quali dettate dall’incapacità di chi le elargiva di catalogare l’arte di Gae Aulenti e, purtroppo, quando non si comprende qualcosa si è propensi a distruggerla.

Numerosi furono anche i suoi discorsi a vantaggio delle donne e ci tenne sempre a specificare che lei non era l’unica architetta di talento, ma ve ne erano molte: solo che molte donne preferivano lavorare per gli uomini e non per loro stesse, come invece fece sempre Gaetana. Un importante messaggio per tutte le donne.

Donne Architetto Famose - Gae Aulenti (Piazza Gaulenti, Milano)

Zaha Hadid - Prima donna a vincere il Premio Pritzker

Donne Architetto Famose - Zaha HadidZaha Hadid è stata una vera archistar: nata a Bagdad nel 1950, si laurea in matematica a Beirut e in seguito si trasferisce a Londra per studiare architettura. Le prime esperienze lavorative in ambito architettonico le ha con i suoi ex professori Koolhaas e Zenghelis, diventando socia del loro studio a Rotterdam nel 1977. A distanza di pochi anni, però, fonda il suo primo studio a Londra e inizia a insegnare presso numerose e prestigiose università (Harvard, Yale, Columbia University).

Quando si pensa alle opere di Zaha Hadid, venuta a mancare troppo presto e troppo giovane, viene subito in mente la fluidità delle sue linee. Ed è proprio il principio della fluidità che ha guidato la creazione delle sue opere d’arte. Come qualsiasi architetto, anche Hadid ha cercato per lungo tempo una sua caratteristica distintiva, un aspetto peculiare che le consentisse non solo di essere facilmente riconoscibile, ma anche di differenziarsi dagli altri architetti, comunicando al contempo la sua visione del mondo e dell’architettura.

Donne Architetto Famose - Zaha Hadid (Torre Generali, Milano)

La fluidità non è però il suo unico segno distintivo. Nella sua lunga esperienza ha più volte sostenuto che forma e funzione non debbano essere sempre messi in relazione tra loro, ma è possibile accettare una loro indipendenza. Una grande originalità nell’arte di Zaha Hadid la si ritrova proprio in questa indipendenza tra le varie parti di un edificio, parti che possono essere collocate una vicina all’altra, ma che non debbano per forza dialogare tra loro.

La carriera di Zaha Hadid è stata costellata di grandi successi ed è per questa sua costante ricerca e sperimentazione che ha vinto nel 2004 il prestigioso Premio Pritzker, una vittoria ancora più grande e importante se si considera che da quando è stato istituito il premio nel 1979, Zaha Hadid è stata la prima donna a vincerlo.

L’architettura Milano vanta alcuni esempi della sua opera: prima fra tutte vi è la Torre Hadid, o Torre Generali, o nota i più come lo Storto, situata a CityLife. Nella medesima area Zaha Hadid si è anche occupata della progettazione di un complesso residenziale e dello shopping district di CityLife. Tra le sue opere più recenti, l’architetto a Monza Gabetta vuole anche ricordare l’aeroporto di Pechino, opera architettonica già analizzata in un precedente articolo che ti consigliamo di leggere.

Kazuyo Sejima - L’architetta della trasparenza

donne architetto famose kazuyo sejimKazuyo Sejima è un’architetta giapponese nata a Mito nel 1956. Nonostante gran parte delle sue realizzazioni si trovino in Giappone, Sejima ha raggiunto la fama aggiudicandosi, unitamente al suo associato Ryue Nishizawa, il Premio Priztker nel 2010.

Le opere di Kazuyo Sejima sono caratterizzate dalla presenza di numerose trasparenze, ottenute soprattutto con il vetro. Il vetro è un materiale molto diffuso e utilizzato in Giappone, sua terra natia e luogo che accoglie la maggior parte delle sue realizzazioni. Sejima, però, non si limita a copiare o a riprodurre in chiave moderna i classici edifici così cari ai giapponesi, ma si affida alle forme snelle e allungate, all’armonia tra diversi materiali e ai numerosi e vari trattamenti a cui sottopone il medesimo materiale: grazie a questa costante ricerca, l’architetta ottiene ogni volta effetti visivi sempre diversi e dal grande impatto.

Tra le opere d’arte situate fuori dal Giappone vogliamo ricordare la Zollverein School a Essen (Germania) e il New Museum a New York City.

Zollverein School a Essen (Germania)

Zollverein School a Essen (Germania)

New Museum a New York City

New Museum a New York City

Julia Morgan - La prima donna architetto in California

Donne Architetto Famose - Julia MorganPer ora abbiamo parlato di donne architetto famose in tutto il mondo vissute negli ultimi anni, ma in questa rapida analisi non possiamo omettere un’architetta che ha vissuto prima di tutte e che in una lunga e prolifera carriera ha progettato più di 700 edifici: si tratta di Julia Morgan.

Julia Hunt Morgan nasce a San Francisco nel 1872 e in questa stessa città morirà nel 1957, a 85 anni.

In Italia è forse meno nota rispetto alle sue colleghe più contemporanee, ma merita un posto tra le grandi architette. La sua storia non è stata semplice per il semplice fatto di essere una donna in un mondo di uomini: questo però non l’ha fermata ed è riuscita ad essere ammessa nel programma di architettura presso la prestigiosa École nationale supérieure des Beaux-Arts a Parigi, diventando così la prima alunna donna ammessa a tale istituto. I suoi studi la portarono anche ad essere la prima donna architetto con regolare licenza in California.

Ma quali sono i progetti principali dell’architetta Morgan e le sue principali caratteristiche? Morgan è stata tra le pioniere dell’uso estetico del calcestruzzo armato (cemento armato), un materiale che diede prova di avere una maggior resistenza sismica rispetto ad altri comunemente utilizzati.

Nel 1904 Julia Morgan aveva appena completato la sua prima struttura in cemento armato: si trattava del campanile (El Campanil) del Mills College. Due anni dopo la fine dei lavori, si abbattè su San Francisco un devastante terremoto che distrusse numerosi edifici, pubblici e privati. La torre campanaria del Mills College realizzata dalla Morgan, però, non subì danni e questo fu un grande slancio per la sua carriera di architetto.

Il terremoto del 1906 le diede infatti la possibilità di progettare e realizzare numerosi edifici a San Francisco: si occupò di chiese, case private, scuole, uffici e tanto altro. Non c’è quindi da stupirsi se durante la sua attività si occupò di più di 700 progetti.

Il suo progetto forse più noto e impressionante rimane l’Hearst Castle, un’enorme e lussuosa residenza privata commissionata a Morgan dal magnate della stampa William Randolph Hearst in San Francisco. Non si tratta di un semplice edificio, ma di un insieme di diverse costruzioni tra loro collegate e caratterizzate da diversi stili architettonici. Si passa dallo stile delle cattedrali spagnole ai templi dell’antica Roma.

La residenza Hearst a San Francisco rimane il fiore all’occhiello della lunga e rispettata carriera di Julia Morgan, un’architetta che si è saputa imporre in un mondo dominato dagli uomini e che, grazie alla sua bravura e professionalità, si è fatta apprezzare da tutti.

Donne Architetto Famose - Julia Morgan (Hearst Castle)

Architetto a Monza Gabetta: professionalità e disponibilità

Guardare al passato non vuol dire copiare quanto fatto dai grandi nomi, ma rendere loro omaggio per il coraggio dimostrato nel portare avanti le loro idee, nella volontà di realizzare qualcosa di unico e, nel caso di queste e tante altre architette, di essersi affermate in un campo che, per molti anni, è stato gestito dai soli uomini.

Con il trascorrere del tempo cambiano i gusti, le mode, le ideologie, ma le grandi realizzazioni e le opere d'arte di queste donne architetto famose in tutto il mondo rimarranno per sempre.

Oggi si ricerca un'architettura sempre più rispettosa dell'ambiente, un nuovo modo di progettare che vede nell'ambiente naturale una potenzialità da esaltare e non più da distruggere pe run proprio tornaconto personale. Oggi si punta all'architettura green, un aspetto sempre molto caro all'Architetto Gabetta e a tutto il suo staff.

Se vuoi rimodernare casa migliorandone l'efficienza energetica o desideri maggiori informazioni su come poter realizzare la casa dei tuoi sogni, contatta lo studio di architettura a Monza di Daniele Gabetta.

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