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5 opere d'architettura moderna a Milano che non puoi perdere

08 Aprile 2019

5 opere d'architettura moderne a Milano che non puoi perdere

I progetti di riqualificazione che hanno dato a Milano un volto nuovo: le opere architettoniche consigliate dallo studio di architettura a Monza Gabetta!

È stato ripetuto più volte in questi anni: Milano ha vissuto un grandissimo cambiamento dovuto alle nuove architetture moderne. Lo skyline della città meneghina non è più quello di una volta.

Accanto alle iconiche architetture storiche, abbiamo assistito allo sviluppo verticale della città, che non si è ancora concluso: i nuovi grattacieli sono parte di grandi progetti di riqualificazione architettonica che hanno interessato interi quartieri di Milano.

Visitare Milano oggi è quindi godersi Duomo, Castello Sforzesco, Galleria Vittorio Emanuele, Arco della Pace insieme alle nuove costruzioni che uniscono design, tecnologia e sostenibilità.

Simboli di contemporaneità e sguardo al futuro le nuove opere architettoniche, sorte per riqualificare intere zone, si inseriscono nel tessuto storico della città.

Porta Nuova

Porta Nuova a MilanoL’opera di riqualificazione di Porta Nuova a Milano, che interessa tutta la zona di Porta Garibaldi, il quartiere Isola e l’ex scalo ferroviario delle Varesine, ha dato vita ad una vasta area pedonale. L'attuale zona della movida milanese, prima di essere abbandonata, è ricordata per il parco giochi che ospitava e, soprattutto, per la storica stazione ferroviaria delle Varesine.

Partendo da Porta Garibaldi troviamo il Milano Eataly Smeraldo, situato nell’ex teatro Smeraldo, poi Corso Como District, polo della moda, del design e della cultura con i suoi concept store.

Piazza Gae Aulenti con la Torre Unicredit, piazza dal passato che guarda al futuro, è il centro nevralgico del quartiere Porta Nuova.

Opera dell’architetto Cesar Pelli, è un podio circolare che si eleva per 6 metri sul livello della strada e ospita uno spettacolo d’acqua, di luci e suoni con il Solar Tree che si illumina di sera sfruttando l’energia solare accumulata durante il giorno.

Da non perdere, nel quartiere Isola, il Bosco Verticale di Boeri, nuovo modello di sostenibilità urbana formato da due torri che contengono 900 alberi e 2 mila specie vegetali, e il Diamond Tower, struttura in acciaio e vetro.

City Life

CityLife Shopping District a Milano

Progetto urbanistico di riqualificazione nato con l'obiettivo di non togliere vita e centralità ad un quartiere che è sempre stato sede della Fiera Campionaria prima dello spostamento a Rho-Pero, CityLife Milano è una delle nuove anime verdi della città, un’area urbana sostenibile, con palazzi moderni dotati di domotica che si alimentano con energie pulite, con un’immenso parco e la più grande area pedonale.

CityLife è il quartiere del futuro, per il suo connubio tra design, tecnologia e sostenibilità.

È formata da uno shopping district e un business district. In quest’ultimo troviamo:

  • Torre Isozaki (l’architetto che ha vinto il premio Pritzker 2019), sede Allianz e soprannominata il Dritto è ispirata alla Colonna Infinita di Constantin Brancusi. Con i suoi 200 metri è stato il primo grattacielo nell’area CityLife di Milano;
  • Torre Hadid, o Torre Generali è soprannominata lo Storto per la caratteristica forma: è infatti una delle prime torri di calcestruzzo in torsione;
  • Torre Libeskind (sede PWC) detta il Curvo per il suo movimento concavo. La Cupola Rinascimentale è stato l’elemento di ispirazione del suo concept.

A testimoniare il passato della zona è il Palazzo delle Scintille, vecchio palazzetto dello sport, oggi location di eventi e galà privati.

Noi dello Studio di Architettura a Monza dell'Architetto Gabetta abbiamo preso parte al processo di evoluzione del cantiere CityLife: abbiamo esercitato l'assistenza al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione dell'intera riqualificazione urbanistica di CityLife Milano, per la realizzazione della Torre Hadid.

Fondazione Prada

Fondazione Prada a Milano

Fondazione Prada è il più grande museo d’arte contemporanea finanziato da privati. Progettato dello studio OMA di New York, si tratta di un’opera di riqualificazione che prevede, oltre allo spazio espositivo, la Torre, due bar (uno progettato da Wes Anderson e di ispirazione anni 50), un ristorante e un cinema.

La ripresa di un'ex distilleria dei primi del novecento è unita alla costruzione di nuovi edifici per un confronto continuo di stili architettonici in cui nessuno è dominante: una perfetta comunicazione architettonica tra la dimensione della conservazione e quella dell’innovazione.

Di Fondazione Prada è parte anche l’Osservatorio Prada: spazio espositivo che si trova al quinto e al sesto piano nella Galleria Vittorio Emanuele II: da qui è possibile godere di una vista inedita sulla cupola in vetro e ferro.

Piazza Adriano Olivetti

Piazza Adriano Olivetti a Milano

Parte del distretto Symbiosis realizzato da Beni Stabili, Piazza Adriano Olivetti, dedicata al grande imprenditore che ha dato all’Italia un volto più moderno, è progettata dal paesaggista Carlo Masera.

“Il progetto della piazza – commenta Masera – interpreta il carattere dell’area sud di Milano dove storicamente il paesaggio industriale è contaminato da quello agrario e viceversa. La piazza è costituita da un grande parterre centrale che si estende senza soluzione di continuità dalla via Adamello alla via Orobia, riproponendo le dimensioni eccezionali dei grandi isolati industriali che compongono il tessuto edilizio posto a sud dello Scalo Romana”.

Piazza Adriano Olivetti riqualifica zone dismesse creando dei punti di aggregazione sociale e culturale oltre all'unione tra centri polifunzionali e complessi residenziali. L'intenzione finale di tutto il progetto Symbiosis è quella di creare una smart area a emissioni zero.

Oltre al complesso di uffici tra i quali la nuova sede di Fastweb, la piazza è dotata di panchine, folta vegetazione, fontane, sistema WI-FI e di totem digitali per fornire informazioni utili ai cittadini.

Feltrinelli Porta Volta

Feltrinelli Porta Volta a Milano

Feltrinelli Porta Volta, o le piramidi di vetro, realizzato dallo studio di Herzog & de Meuron, è un complesso di edifici che ospita le sedi di Fondazione Feltrinelli e Microsoft Italia e si inserisce nel progetto di riqualificazione urbana di Porta Volta.

Caratteristiche degli edifici sono lo sviluppo longitudinale e la volontà di evocare le dimensioni dell’architettura storica milanese. Gli architetti dichiarano di essersi ispirati alle cascine dell’architettura rurale tradizionale. Tutto il progetto di Porta Volta intende riprendere i temi dell’urbanistica e dell’architettura milanese, facendo i conti con le stratificazioni storiche dell’area che ha vissuto la demolizione delle mura spagnole e le distruzioni belliche.

Queste opere di architettura contemporanea ci affascinano e allo stesso tempo ci spaventano: non l’altezza, l’imponenza, la tecnologia a disorientarci, ma trovarsi di fronte, in acciaio e vetro, ai cambiamenti e alle esigenze che riguardano noi e l’ambiente circostante.

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